Le posizioni di Meditazione per sostenere corpo e mente nella pratica

Guida alle diverse posizioni di meditazione e come adattarle alle esigenze personali per migliorare il comfort e la consapevolezza durante la pratica.
Posizioni di meditazione
Foto di Jared Rice

La meditazione è un’arte che ci invita a connetterci profondamente con noi stessi, armonizzando corpo e mente attraverso la Mindfulness. Spesso si pensa che meditare significhi semplicemente fermarsi e osservare il respiro, ma ciò che spesso viene trascurato è l’importanza delle posizioni di meditazione. La postura che assumiamo durante la pratica non è solo un dettaglio tecnico, ma un elemento essenziale per accedere a uno stato di consapevolezza profonda.

Una correta posizione di meditazione è fondamentale perché il modo in cui il corpo è posizionato influisce direttamente sulla qualità della meditazione stessa. Una postura scomoda o mal supportata può diventare una distrazione, portando dolore fisico e tensione, impedendo alla mente di rilassarsi e concentrarsi. È per questo che scegliere una posizione adeguata, che si adatti alle proprie esigenze fisiche, è cruciale per meditare in modo efficace.

Esistono molte posizioni di meditazione tra cui scegliere, ciascuna con i propri benefici, ma ciò che conta è trovare quella che ci permette di sentirci comodi e stabili. In questo modo, il corpo diventa un alleato, non un ostacolo, nel viaggio verso una maggiore consapevolezza. Questa attenzione alla postura è ciò che rende la meditazione non solo un’esperienza mentale, ma un’esperienza che coinvolge tutto il nostro essere.

 

Il ruolo fondamentale della postura nella meditazione

Comfort e stabilità: la base di una buona meditazione

Una delle chiavi per una pratica di meditazione efficace è il comfort. Le posizioni di meditazione che scegliamo devono essere comode e stabili, perché un corpo rilassato permette alla mente di concentrarsi nella pratica della Mindfulness senza essere disturbata da fastidi fisici. Quando il corpo è in tensione, la mente tende a seguirlo, rendendo difficile raggiungere uno stato di calma e consapevolezza.

È per questo motivo che la postura gioca un ruolo fondamentale: quando siamo a nostro agio, possiamo immergerci più facilmente nel presente e nella pratica stessa.

Sfatare il mito della posizione del Loto

Spesso la prima immagine che ci viene in mente quando pensiamo alla meditazione è la posizione del Loto. Tuttavia, è importante capire che non è necessario praticare in questa posizione per meditare efficacemente. Esistono diverse posizioni di meditazione, ognuna adatta a differenti esigenze fisiche. L’importante è che il corpo sia stabile e la colonna vertebrale allineata, che noi stiamo seduti su una sedia meditazione o a gambe incrociate.

La connessione tra corpo e mente

La postura non riguarda solo il corpo, ma anche la mente. Se il corpo è supportato da una posizione solida e confortevole, la mente può facilmente distaccarsi dalle distrazioni fisiche e concentrarsi sul respiro e sulla consapevolezza. Quando la colonna vertebrale è allineata e il corpo è stabile, anche l’energia fluisce meglio, aiutando a mantenere la mente più focalizzata.

Scegliere una delle posizioni per meditare che si adatta meglio al proprio corpo è il primo passo per creare un ambiente interiore favorevole alla meditazione. Non importa quale posizione noi scegliamo, ciò che conta è che il corpo e la mente possano collaborare in armonia per favorire il processo meditativo.

 

Le principali posizioni di meditazione

Esistono diverse posizioni per meditare, ognuna delle quali offre benefici specifici e può essere adattata alle diverse esigenze fisiche e preferenze personali. Vediamo alcune delle più comuni.

1. Seduti su una sedia

Meditare su una sedia è una delle opzioni più accessibili per chi ha difficoltà a sedersi a terra o per chi pratica in ufficio o a casa. La chiave di questa posizione è assicurarsi che i glutei siano posizionati leggermente più in alto delle ginocchia, per favorire l’inclinazione del bacino in avanti e mantenere la schiena dritta.

Questo permette di evitare tensioni e supporta il naturale allineamento della colonna vertebrale. Assicuriamoci di non appoggiarci allo schienale della sedia, così da mantenere la stabilità e favorire una connessione più profonda tra mente e corpo. Questa posizione è ottima per chi vuole meditare correttamente senza sforzare eccessivamente il fisico.

2. In ginocchio (Seiza e Virasana)

Le posizioni in ginocchio, come Seiza e Virasana, sono molto comuni in culture come quella giapponese. Queste posizioni di meditazione offrono una base stabile e centrata, ideale per mantenere la schiena dritta senza sforzo.

Per ridurre la pressione sulle ginocchia e sui polpacci, possiamo utilizzare un cuscino o una panchetta da meditazione sotto i glutei. Virasana, una variante della posizione in ginocchio, prevede di sedersi tra i polpacci anziché su di essi, e può essere adattata con un cuscino per maggiore comfort.

3. Posizione seduta a gambe incrociate (Sukhasana)

La posizione seduta a gambe incrociate, o Sukhasana, è una delle più comuni posizioni per meditare. Consente di mantenere il corpo stabile e comodo, permettendo alla mente di concentrarsi senza essere disturbata da tensioni fisiche.

Sebbene possa sembrare semplice, è importante usare un cuscino sotto i glutei per sollevare il bacino di almeno 10-15 centimetri da terra e allineare la colonna vertebrale correttamente. Con il tempo, la flessibilità dei fianchi migliorerà, permettendoci di mantenere questa posizione più a lungo e con maggiore comfort.

4. Il Loto e le sue varianti (Padmasana)

Il Loto (Padmasana) è forse la posizione di meditazione più iconica, ma anche una delle più difficili da raggiungere per chi è meno flessibile. Questa posizione prevede di sedersi con le gambe incrociate, con entrambi i piedi appoggiati sulle cosce opposte.

Per chi trova il Loto completo troppo impegnativo, ci sono varianti più semplici come il mezzo Loto o il quarto di Loto. Entrambe consentono di ottenere una posizione stabile senza causare stress eccessivo alle ginocchia o alle anche. Ricordiamoci che la pazienza è fondamentale: non forziamo mai il corpo in una posizione che causa dolore.

5. Posizione supina (Shavasana o Il Cadavere)

Se desideriamo meditare sdraiati, Shavasana o “Il Cadavere” è una delle posizioni più rilassanti. Sdraiati sulla schiena con le braccia lungo i fianchi, palmi rivolti verso l’alto e gambe leggermente divaricate. Questa posizione è ideale per chi ha problemi alla schiena o fatica a mantenere una postura seduta per lungo tempo.

Nella pratica della Mindfulness, la posizione sdraiata (Shavasana) è spesso utilizzata durante la scansione del corpo o body scan, una pratica che aiuta a esplorare le sensazioni fisiche del corpo con curiosità, apertura e attenzione consapevole.

È importante fare attenzione a non addormentarsi durante la meditazione in questa posizione, poiché la rilassatezza profonda può facilitare il sonno. Se ciò accade, possiamo provare a piegare leggermente le ginocchia per mantenere uno stato di maggiore consapevolezza.

 

6. Posizioni alternative: L’Astronauta e L’Albero

Per chi desidera esplorare nuove modalità, ci sono anche posizioni meno convenzionali come quella dell’Astronauta, in cui si appoggiano le gambe su una sedia mentre la schiena resta a terra, o la posizione dell’Albero, che permette di meditare anche in piedi. Queste posizioni sono utili quando si è in spazi ristretti o durante momenti di attesa, ad esempio in fila o sui mezzi pubblici.

 

Adattamenti per esigenze specifiche

La meditazione è una pratica accessibile a tutti, ma non tutti i corpi sono uguali. Ognuno di noi ha esigenze fisiche diverse, e ciò che può essere comodo per una persona potrebbe risultare scomodo per un’altra. Per questo motivo, è importante sapere come adattare le posizioni di meditazione in modo da trovare il massimo comfort e supporto per il proprio corpo, senza compromettere la qualità della pratica.

Utilizzo di supporti per un miglior allineamento

Un modo semplice ed efficace per migliorare il comfort durante la meditazione è utilizzare dei supporti. Cuscini, coperte arrotolate, zafu (cuscini rotondi per meditazione) o blocchi di yoga possono essere posizionati sotto i glutei per sollevare il bacino e facilitare l’allineamento della colonna vertebrale. Questo aiuta a prevenire tensioni nelle gambe e nella parte bassa della schiena, favorendo una maggiore stabilità e rilassamento.

Se le ginocchia non toccano terra in una posizione a gambe incrociate, ad esempio, possiamo posizionare un cuscino o un blocco sotto di esse per supportare il peso delle gambe e ridurre la tensione nelle anche.

Meditazione su una sedia: una soluzione inclusiva

Per chi ha difficoltà a sedersi a terra, meditare su una sedia è una soluzione ideale. Sedersi su una sedia offre un’alternativa stabile e comoda, permettendo di mantenere la schiena dritta e il corpo rilassato senza sforzare eccessivamente le gambe o la colonna vertebrale.

Quando meditiamo su una sedia, assicuriamoci che i piedi siano ben piantati a terra, con le ginocchia a un angolo di 90 gradi, per favorire il radicamento. È importante evitare di appoggiarsi allo schienale, poiché ciò può causare una curvatura della schiena e una perdita di consapevolezza posturale.

Adattamenti per limitazioni fisiche

Le persone che soffrono di dolori cronici, rigidità articolare o altre limitazioni fisiche possono trovare sfidante mantenere le posizioni per meditare tradizionali per lunghi periodi. In questi casi, l’uso di supporti diventa essenziale per rendere la pratica più confortevole e sostenibile nel tempo.

Ad esempio, se hai difficoltà a stare seduto per lunghi periodi, possiamo provare a meditare sdraiati utilizzando la posizione del Cadavere (Shavasana). Questa posizione permette al corpo di rilassarsi completamente, evitando lo stress su schiena e articolazioni. Tuttavia, è importante rimanere vigili, evitando di scivolare nel sonno.

Ascoltare il proprio corpo

Il principio fondamentale quando si tratta di adattare le posizioni di meditazione è l’ascolto del proprio corpo. La meditazione non è una gara e forzare il corpo in posizioni scomode può portare più danno che beneficio. Se sentiamo dolore o disagio, concediamoci il permesso di cambiare posizione, aggiungere un supporto o fare pause brevi per ristabilire l’equilibrio.

Ogni corpo è diverso e la pratica della meditazione dovrebbe essere un momento di cura e rispetto per se stessi. Sperimentiamo diverse posizioni e supporti fino a trovare quella che ci permette di meditare correttamente e con facilità.

 

Benefici di una postura Corretta nella meditazione

Mantenere una postura corretta durante la meditazione è fondamentale non solo per il comfort fisico, ma anche per sostenere la qualità della pratica. Quando si trova una posizione di meditazione che offre stabilità e allineamento, il corpo diventa un alleato prezioso nella coltivazione della consapevolezza. I benefici derivanti da una postura corretta si estendono su tre livelli: fisico, mentale e spirituale.

Benefici fisici: un corpo rilassato è un corpo supportato

Una corretta posizione di meditazione aiuta a mantenere il corpo rilassato e supportato, favorendo la circolazione del sangue e il flusso di energia. Un buon allineamento della colonna vertebrale, con la schiena dritta ma non rigida, permette di evitare tensioni e fastidi che potrebbero distrarre durante la pratica. Questo è particolarmente importante nelle posizioni per meditare sedute, dove l’inclinazione del bacino in avanti aiuta a mantenere la naturale curvatura della parte bassa della schiena, evitando dolori lombari.

Mantenere la schiena dritta favorisce inoltre una respirazione più profonda e controllata, essenziale per calmare la mente e portare il corpo in uno stato di rilassamento consapevole. Una postura corretta, che si tratti di meditare su una sedia o su un cuscino, previene anche problemi posturali a lungo termine, come tensioni al collo e alle spalle.

Benefici mentali: stabilità per una mente focalizzata

Il corpo e la mente sono strettamente connessi. Quando il corpo è stabile e comodo, la mente è libera di concentrarsi senza essere distratta da tensioni o fastidi fisici. In una posizione di meditazione corretta, è più facile mantenere l’attenzione sul respiro, sulle sensazioni del corpo o sull’oggetto di meditazione scelto.

Una postura stabile aiuta a coltivare la consapevolezza e la capacità di rimanere presenti, riducendo la probabilità di divagare in pensieri o di perdere la concentrazione. L’allineamento del corpo diventa così un’ancora che sostiene la mente, permettendo di accedere più facilmente a stati di meditazione più profondi.

Benefici spirituali: una connessione più profonda con sé stessi

Mantenere una postura corretta durante la meditazione è anche un atto di rispetto verso se stessi e la propria pratica. La stabilità del corpo riflette la stabilità interiore e la disciplina necessaria per mantenere una buona postura può aiutare a coltivare pazienza, accettazione e consapevolezza.

Le posizioni di meditazione che supportano il corpo in modo corretto permettono di entrare in contatto con il proprio centro, favorendo una maggiore connessione con il momento presente. Questo impegno fisico e mentale crea uno spazio sacro in cui la meditazione può fiorire, nutrendo un senso di pace interiore e di apertura verso la propria esperienza.

 

Conclusione

La meditazione è un viaggio personale che ci invita ad ascoltare il corpo, la mente e il cuore. Non esiste una sola posizione di meditazione che sia giusta per tutti: ciascuno di noi ha bisogno di trovare la postura che meglio si adatta al proprio corpo e alle proprie esigenze. Questo richiede sperimentazione, ascolto e, soprattutto, pazienza.

Scegliere la giusta posizione per meditare significa onorare il proprio corpo così com’è in quel momento. Potrebbe trattarsi della sedia, di una postura a gambe incrociate o perfino della posizione sdraiata. Ciò che conta è che il corpo sia stabile e rilassato, e che la mente possa concentrarsi senza distrazioni. Mentre esploriamo le diverse opzioni, non dobbiamo avere fretta di raggiungere la “perfezione”. La pratica della meditazione riguarda l’essere presenti a ciò che è, non il forzare il corpo in una forma rigida.

Quando trovi una posizione che ci consente di meditare correttamente, noteremo subito i benefici: il corpo si rilassa, il respiro fluisce in modo più naturale e la mente si acquieta. Questo spazio di calma e stabilità ci permette di entrare più profondamente in contatto con il momento presente, sperimentando una connessione più profonda con noi stessi.

Quindi, siamo gentili con noi stessi. Prendici il tempo per scoprire quale delle tante posizioni di meditazione funziona meglio per noi. Ogni corpo è unico e la pratica della meditazione dovrebbe rispecchiare questa unicità. Una volta trovata la nostra posizione ideale, saremo in grado di godere pienamente dei benefici della meditazione, non solo durante la pratica, ma anche nella vita quotidiana.

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