L’esercizio dell’uva passa nella Mindfulness è una pratica semplice ma efficace per aumentare la consapevolezza e la presenza momento per momento. La pratica consiste nel prendere un singolo chicco di uva passa, guardarla attentamente e prestare attenzione a tutti i dettagli del frutto: il suo colore, la sua forma, la sua consistenza, il suo sapore, ecc. Quindi, si mette l’acino di uvetta in bocca e si presta attenzione a come si sente la consistenza morbida e la dolcezza del frutto mentre lo si mastica lentamente.
E’ spesso usato come introduzione alla pratica della Mindfulness e nel protocollo MBSR perché è un modo semplice e accessibile per iniziare a sviluppare la consapevolezza e la concentrazione. Questo esercizio aiuta a focalizzare l’attenzione su un’esperienza presente, in questo caso gustare un chicco di uva passa, e a sviluppare la capacità di concentrazione e di presenza mentale, oltre alla capacità di osservare l’esperienza senza giudicarla o di reagire automaticamente con il pilota automatico.
La pratica dell’uva passa aiuta a portare la propria attenzione nel presente e a liberarsi dai pensieri e dalle preoccupazioni che normalmente distraggono la mente. E’ anche un modo per esercitare la gratitudine: mentre si mastica l’uva passa, si può prendere nota delle sensazioni positive che si stanno sperimentando e ringraziare la natura e coloro che hanno coltivato e preparato l’uvetta per il proprio consumo. Questo aumenta la consapevolezza delle benedizioni presenti nella propria vita e aiuta a sviluppare un atteggiamento di gratitudine.
La meditazione con il chicco di uva passa è una pratica di Mindfulness Eating e può essere fatta in qualsiasi momento e ovunque. Può essere fatta seduti in un posto tranquillo, durante una pausa dal lavoro o mentre si sta aspettando qualcosa. Non ci sono limiti o restrizioni per la pratica, e può essere adattata alle esigenze individuali.
Guida all’esercizio del chicco di uva passa
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Riflessioni dopo l’esercizio
- Cosa hai notato esplorando il chicco di uva passa attraverso i cinque sensi?
- Quali pensieri sono emersi? Ricordi? Programmi per il futuro?
- Cosa hai scoperto o cosa ti ha sorpreso eseguendo questo esercizio?
- Com’è stata l’esperienza di mangiare lentamente?
- Hai provato noia, piacere o altre sensazioni?